Inutile nasconderlo, abbiamo passato due anni difficili per molti aspetti diversi. Ieri però, Venerdì 12 Novembre 2021, ho potuto assistere ad uno dei miracoli della natura umana: il Coro Mongioje vive e sopravvive.
Il coraggio, la forza e la resilienza degli uomini che hanno cantato ieri sera ha del fantastico. Darwin forse non lo ha mai detto ma, in ogni caso oggi lo dico io, non sopravvive il più forte o il più intelligente, sopravvive chi si adatta al cambiamento.
Non sono bastati due anni di relativa inattività, il cambiamento del Maestro, il malessere legato all'impossibilità di incontrarsi, le assenze di molte voci importanti. Non sono bastati, non ci hanno fermato.
Ieri sera il gruppo di amici che si chiama Coro Mongioje ha dimostrato che si può ricominciare anche dopo molte difficoltà, anche decimati, anche tristi o arrabbiati, è sufficiente adattarsi al cambiamento e perseguire lo scopo di stare insieme per cantare, per noi e per il nostro pubblico.
Questo ho visto ieri: la volontà incrollabile di andare avanti a fare una delle cose che rendono la nostra vita un po' più leggera e serena. Non siamo più gli stessi, la tempesta ci ha cambiato ma il cuore è forte, il cuore non è cambiato, il cuore è ancora pieno di vita.
Ho visto e ascoltato anche uno dei concerti più belli della mia memoria e non lo dimenticherò.
Da qui si riparte, ora ne sono certo.